Braccianti Gioia Tauro, USB: i problemi abitativi e di trasporto non si risolvono con le elemosine di Stato

Reggio Calabria -

Si è tenuta oggi una riunione alla Prefettura di Reggio Calabria per fare il punto sulla situazione dei lavoratori stagionali della piana di Gioia Tauro e sui percorsi avviati per trovare soluzioni alle molte problematiche. Oltre al prefetto Massimo Mariani erano presenti gli assessori regionali all'agricoltura Gianluca Gallo e ai trasporti Domenica Catalfamo, il sindaco della Città Metropolitana Giuseppe Falcomatà, i sindaci di San Ferdinando Andrea Tripodi e Taurianova Roy Biasi, il commissario prefettizio di Rosarno Antonio Reppucci, associazioni di categoria e organizzazioni sindacali.

Il prefetto Mariani ha invitato la Regione ad aggiornare i presenti sulle attività messe in campo per superare le difficoltà abitative e di mobilità. L'assessora Catalfamo ha garantito che lavorerà per capire se ci sono le condizioni per istituire dei mezzi di trasporto per accompagnare i lavoratori presso i luoghi di lavoro, mentre l'assessore Gallo ha illustrato i progetti attivi rivolti agli enti locali, in particolare il progetto Supreme e un altro progetto, sempre relativo al Comune di Taurianova, che ha beneficiato di un contributo di 60.000 euro per incentivare gli affitti di case ai braccianti. Sul progetto Supreme il sindaco di Taurianova, che è anche vicesegretario regionale della Lega, ha detto che si sta lavorando per installare i moduli abitativi in un'area già individuata, dove saranno previsti anche mercati e altre attività, mentre il progetto sugli affitti ha subito un brusco rallentamento perché, a detta di Biasi, i proprietari sono restii ad affittare le case.

La delegazione di USB Lavoro Agricolo, nel ribadire come non si possa continuare ad affrontare il problema abitativo in maniera emergenziale, ha dichiarato ancora una volta la propria netta contrarietà alla stantia logica dei moduli abitativi, che ripropongono un modello di ghetto inaccettabile e indegno di un paese civile. Da anni USB propone inascoltata l’istituzione di un fondo di garanzia per gli affitti e l’avvio di politiche di sensibilizzazione per i proprietari delle tante case sfitte.

Anche sui trasporti abbiamo ribadito la nostra contrarietà all'idea di istituire dei pulmini solo per i lavoratori stranieri: una proposta che, secondo noi, in un territorio povero di servizi come la Piana di Gioia Tauro, alimenterebbe solo guerre tra poveri, mentre c’è la necessità di potenziare un servizio di trasporto pubblico locale che serva a tutte le persone che vivono quei territori, indipendentemente dalla loro provenienza geografica.

Ci trova invece d’accordo la proposta del sindaco Falcomatà di lavorare per riattivare le linee taurensi delle Ferrovie Calabro-Lucane, così come accogliamo con soddisfazione l’impegno dello stesso Falcomatà e del commissario di Rosarno a reperire fondi per le famose palazzine costruite per i lavoratori migranti e mai utilizzate.

Da anni continuiamo a dire che solo dando diritti ai lavoratori si può uscire da questa situazione: i braccianti, così come i piccoli produttori, sono schiacciati dalle logiche della grande distribuzione che mette in ginocchio chi si rompe la schiena e favorisce speculatori e giganti del cibo. I delegati USB hanno raccontato ai presenti cosa significhi vivere nei ghetti, cosa significhi essere ogni giorno spogliati dei propri diritti, ribadendo che i braccianti non vogliono elemosine di Stato ma diritti, diritti che non si possono ottenere se si continua a vivere ai margini della società.

USB Lavoro Agricolo

USB Reggio Calabria

 

15-3-2021