AGENZIA DELLE DOGANE O ISTITUTO DI STATISTICA?
AGENZIA DELLE DOGANE O ISTITUTO DI STATISTICA ?
Da quasi 15 giorni gli uffici delle dogane in Calabria, come, presumiamo, in tutte le altre regioni, sono alle prese con la compilazione delle nuovissime schede relative alla consuntivazione dei “prodotti”.
Da due settimane tutte le energie sono concentrate per capire qualcosa delle griglie da compilare, modificate per l’ennesima volta rispetto al passato, e poi per individuare quali siano i dati richiesti da inserire a sistema.
Il terrorismo psicologico che si nasconde dietro questi dati, è molto sottile, perché si sta pensando di desumere le piante organiche di ciascun ufficio, secondo i carichi di lavoro che vengono fuori dai “prodotti” inseriti a sistema. Qualcuno nei piani alti della direzione regionale è arrivato a parlare di esuberi e di eventuale mobilità, forti del recente accordo sul memorandum sul pubblico impiego che, con tempestiva lungimiranza Cgil, Cisl e Uil, con la ruota di scorta del Salfi, hanno sottoscritto lo scorso gennaio, in cambio dell’ennesimo accordo contrattuale a perdere (tra l’altro non ancora operativo), non a caso RdB quel memorandum lo ha fortemente osteggiato..
Stiamo assistendo da tempo ad una trasformazione delle nostre competenze, per cui le dogane si stanno rapidamente trasformando da uffici fiscali di accertamento e di controllo, in istituti di statistica dove i dati inseriti a sistema contano più del lavoro effettivamente svolto.
Non serve a nulla, infatti, che un dipendente in ufficio si dia da fare dalla mattina alla sera per mandare avanti il lavoro: se i coefficienti predisposti non danno i parametri giusti, lui è considerato un elemento inutile.
Non è questa la nostra idea della macchina fiscale, diventata sempre più al servizio dei burocrati e sempre meno dalla parte dei lavoratori.
Diciamo basta a questo modo di intendere la pubblica amministrazione e le Agenzie Fiscali in particolare, là dove da una parte si dichiara una evasione fiscale con cifre da capogiro, dall’altra si trasforma la figura del doganale in un lavoratore chiamato quasi esclusivamente a catalogare dati e, quindi, sempre meno operativo, e si prova anche, con strumenti assolutamente inadeguati, a “misurare” il lavoro dei dipendenti.
Vogliamo tornare a fare i doganali e non gli impiegati di istituti di statistica.
ECCO PERCHé LE RdB/CUB DICONO NO AL MEMORANDUM SUL PUBBLICO IMPIEGO E NO AGLI ATTACCHI AI LAVORATORI PUBBLICI!