18 mesi senza stipendio: occupata sede Provincia Crotone

Crotone -

Ieri una sessantina di lavoratori della società Gestione Servizi di Crotone, hanno occupato i locali della Provincia, per protestare contro una situazione divenuta assolutamente insostenibile e contro l’atteggiamento delle istituzioni davvero dilatorio e a tratti arrogante.

La società è stata posta in liquidazione ed i lavoratori non percepiscono stipendi da oltre 18 mesi, mentre il Presidente della Provincia di Crotone lo scorso 19 luglio, nel corso di un incontro sollecitato dalla USB, aveva promesso che entro la fine di quel mese i problemi sarebbero stati risolti.

La realtà è sotto gli occhi di tutti: quasi due anni senza aver percepito alcuno stipendio, come se le famiglie di questi lavoratori potessero vivere di aria e non avessero bisogno, come tutti, di sostentamento; 63 lavoratori e 63 famiglie assolutamente invisibili, la cui sorte non sembra interessare nessuno.

La USB, che da sola rappresenta oltre la metà di questi lavoratori, da mesi sta al loro fianco, cercando di far breccia nelle istituzioni, dalle quali però sinora non ha ricevuto le risposte che tutti si attendevano.

Particolarmente insensibile si è mostrata poi l' assessore regionale al Lavoro, Federica Roccisano, la quale ha sistematicamente ignorato tutte le numerose richieste di incontro sinora inviatele dalla USB in merito alla vertenza, l'ultima delle quali questa mattina, dove si è persino negata ad una delegazione del nostro sindacato.

I lavoratori che si sono incatenati all’interno degli uffici della provincia, dove sono riusciti ad introdurre anche una bombola di gas, sono assolutamente determinati e decisi, anche perché non hanno nulla da perdere, viste le condizioni disperate e di assoluto bisogno in cui versano le loro famiglie.

USB, che si è immediatamente schierata dalla loro parte e sta partecipando in modo solidale all’occupazione, sta in ogni caso attivando tutti i canali a sua disposizione per provare a sensibilizzare le istituzioni in questa annosa vicenda.

Però il disinteresse mostrato sinora dalle istituzioni e dalle altre organizzazioni sindacali che anziché rappresentare i lavoratori, li hanno svenduti, hanno portato la situazione a incancrenirsi, ragione per cui gli occupanti sono davvero decisi a tutto.

La USB in tutti i casi, rivolge ancora una volta un appello alle istituzioni ed alle forze politiche perché venga attivato immediatamente un tavolo tecnico per risolvere positivamente e concretamente, assieme ai lavoratori ed alla stessa USB, organizzazione sindacale che li rappresenta, il problema drammatico dei 63 lavoratori e delle loro famiglie.