Gruppo az Catanzaro: esternalizzano l'ultimo pezzo del servizio trasporti merci prima dissanguati - ora "vendono i mezzi con tutti i lavoratori "

Catanzaro -

Finalmente qualcuno si è deciso a parlare - dopo anni di soprusi vessazioni e chi più ne ha più ne metta, i lavoratori dell'az di Catanzaro cominciano a parlare delle condizioni di vita lavorativa che hanno subito in questi anni.

Lavoratori che con i mezzi pesanti dell'azienda, quelli che erano rimasti, perché già un pezzo dei trasporti di merce era stata affidata ad altre ditte private, circa 14 lavoratori nel caso specifico, anche se la situazione lavorativa di “pressione“ riguarda tutti i punti vendita e depositi sparsi sul territorio.

Lavoratori che, con la loro "fatica" hanno fatto arricchire i padroni, -lavoratori a cui veniva chiesto di uscire con i mezzi in precarie condizioni meccaniche pur segnalandole, spie dei mezzi pesanti che segnalavano anomalie - ma bisognava fare presto e consegnare - uscire di notte per evitare controlli - gomme lisce - senza pasticche dei freni - ore di straordinario festivi notturni tutti buttati nel dimenticatoio: bisognava dare una mano all'azienda az, se si voleva portare a casa un minimo di stipendio - nessun riguardo verso le regole o le norme contrattuali.

Riunioni con i dipendenti non per trovare condizioni migliori di lavoro ma: PER INDICAZIONI DI VOTI AD OGNI TORNATA ELETTORALE !! QUESTO ERANO LE NECESSITÀ DI QUESTA AZIENDA!!!

Il motto dell'az era far velocemente ad ogni costo ! lavoratori del commercio che guidavano i mezzi pesanti impegnati nelle consegne nei supermercati, oppressi di un algoritmo che detta i ritmi e non tiene conto della sicurezza dei mezzi e dell’incolumità di chi li guida, qualsiasi ora in più effettuata dettata dagli imprevisti reali, come possono essere il traffico, i semafori o il maltempo erano tutto a carico dei dipendenti!! Spesso saltando anche la pausa pranzo. «anche andare in bagno diventa un lusso ed una perdita di tempo ci dicono: Qui corriamo letteralmente, lavoriamo sempre con il fiatone», Stress, ansia, fatica. È così che i lavoratori descrivono il clima lavorativo.

Ora con l’aiuto di alcuni sindacati concertativi e l’associazione dei padroni la confindustria, hanno confezionato il “pacco dono” per tutti i sacrifici che gli hanno richiesto vendendo i mezzi dell’AZ con tutti i 14 autisti, ad una ditta che di capitale sociale ha 1.500€ ( mille e cinquecento!!???!)

Per il momento stiamo avviando tutte le possibili iniziative sindacali da intraprendere – nelle more chiediamo alle istituzioni del territorio – non quelle colluse con i padroni - di esprimere la propria vicinanza ai lavoratore che ogni giorno vediamo passare con i mezzi pesanti a consegnare le merci che poi vanno a finire sulle nostre tavole. Questa che non può essere considerata come una questione di un gruppo di lavoratori ma rappresenta un elemento di tutela per tutti coloro che nello svolgere con impegno il proprio lavoro vanno inevitabilmente incontro a un deterioramento delle proprie condizioni fisiche, e che non possono per questo essere venduti alla strega di un automezzo usato.

Il malessere che abbiamo raccolto hanno tante differenze nell’azienda per cui si lavora, ruolo che si ha, tipo di contratto, ma sicuramente c'è un aspetto che le accomuna: la percezione che il tempo del lavoro – lo sfruttamento per un arricchimento personale - inondi sempre più completamente ogni parte della nostra quotidianità, senza per questo darci ciò di cui abbiamo bisogno per condurre una vita almeno dignitosa.

Per la USB è viva la consapevolezza che lottando e connettendo la propria esperienza con le altre orizzontalmente, si possa provare a migliorare la propria condizione lavorativa; che poi "propria" lo è meno di quanto si immagini.

 

Catanzaro, 15 luglio 2019

​​​FIRMATO - Federazione USB Jiritano