Sfrattati a Bagnara, famiglie costrette a dormire in auto

 

La USB manifesta solidarietà agli sfrattati, la Prefettura si indigna per il nostro comunicato, ma non per il dramma di numerose famiglie

 

Catanzaro -

La prefettura di Reggio Calabria si indigna per il comunicato stampa, ma non per le famiglie con minori buttati per strada !!!!

 

 

Siamo stati contattai dalla Prefettura di Reggio Calabria (di domenica sera!) per essere “redarguiti” per quanto scritto in un nostro comunicato sugli sfratti a Bagnara, dove avremmo, a loro parere, attribuito una dichiarazione al locale prefetto.

Premesso che, nel comunicato si parla assai genericamente di “un prefetto” e che evidentemente nella stesura dello stesso è saltata una parola, visto che il riferimento era per uno dei commissari prefettizi che gestiscono il comune di Bagnara, il quale, con tanto di registrazione e testimonianze, alle doglianze dei cittadini rispondeva: “ci sono tanti bambini che dormono per strada”; in tutti i casi, a parte questo equivoco, quello che ci preme, è che rimane intatto il problema di tante famiglie sbattute fuori case e costrette per strada.

Noi auguriamo a questo commissario prefettizio di non aver mai momenti di difficoltà, ma nel caso, a dispetto del suo atteggiamento e delle sue dichiarazioni, noi della USB saremmo disponibili ad aiutarlo.

In tutti i casi, ai funzionari della Prefettura che hanno contattato la USB di domenica sera per chiedere una smentita per l’equivoco (che, non riteniamo necessaria poiché, come detto, si è trattato di un banale refuso), vorremmo ricordare che quelle parole sono state effettivamente pronunciate dal commissario prefettizio del comune, che, lo ricordiamo, è stato nominato direttamente dal  ministero dell'Interno, il cui rappresentante sul territorio è proprio il Prefetto, che, anche su queste cose dovrebbe vigilare e, a  nostro avviso, intervenire!!!!!

Quindi, anziché indignarsi per quanto scritto da noi, forse sarebbe il caso che si indignasse per le cose dette dal “suo” commissario prefettizio e per le condizioni in cui sono state costrette numerose famiglie!

Per tornare alla vicenda che più ci sta a cuore, quella degli sgomberi forzati e della gente buttata per strada, è bene precisare che nessuna famiglia è entrata in quelle case abusivamente, che le stesse erano state loro assegnate a seguito di una mareggiata, e, soprattutto, che gli abitanti in tutti questi anni hanno regolarmente pagato le tasse anche al comune e si sono adoperati all’urbanizzazione della zona.

La USB non si rassegna a questa enorme e vergognosa ingiustizia e si schiera a fianco dei cittadini, mettendo a disposizione le proprie strutture territoriali per organizzare la battaglia per il diritto alla casa.