S.A.Cal: operazione EUMENIDI

 

Arrestati i vertici aziendali e sospesi dai pubblici uffici altre 12 persone

 

USB: Ovvio epilogo di quanto più volte denunciato da USB

 

Lamezia Terme -

Il terremoto che in queste ore sta investendo la Sacal, con l’arresto dei suoi massimi esponenti, Presidente, Direttore generale e Dirigente dell’Ufficio Legale, con le accuse di peculato, corruzione, abuso di ufficio e altro, oltre alla sospensione dai pubblici uffici di altre 12 persone, non fa che confermare le posizioni che USB, ha da sempre denunciato, non ultimo quando due anni fa, nell’agosto 2015 avevamo richiamato l’attenzione su quanto stava accadendo in SACAL con una dirigenza che, benché indagata e, a nostro avviso assolutamente delegittimata, oltre che incapace, ha continuato imperterrita ad operare scelte con gravi ripercussioni sulla società stessa e sulla pelle dei lavoratori.

Una responsabilità precisa ce l’hanno anche le istituzioni politiche regionali e locali che, a dispetto delle nostre denunce delle nostre azioni di lotta e dei nostri ripetuti scontri con i vertici dell’azienda, hanno sostenuto questa dirigenza permettendole di perpetrare lo scempio dello smembramento di Sacal (con la creazione di Sacal e Sacal GH), con pesanti conseguenze per i lavoratori.

Analoga responsabilità, a nostro avviso, ce l’hanno quelle organizzazioni sindacali complici che, anziché vigilare e tutelare i lavoratori, hanno consentito queste operazioni, fungendo da “pompieri”, coprendole attraverso dichiarazioni che ostentavano sicurezza, positività e approvazione al progetto, e permettendo anche la privatizzazione di diversi settori e la gestione totale dei 3 aeroporti calabresi. In particolare appaiono vergognose le dichiarazioni della Filt Cgil che oggi condanna quanto accaduto, ma che in tutta questa vicenda si è schierata a favore dell’azienda permettendo anche atti unilaterali contro chi ha provato a fermare quanto  stava accadendo.

In attesa che il lavoro della magistratura faccia il suo corso, USB chiede alla Regione Calabria  l’apertura immediata di un tavolo di crisi e la massima celerità nel mettere in atto tutte le operazioni necessarie per tutelare i lavoratori e per garantire il prosieguo delle attività della SACAL negli aeroporti calabresi.