Entrate: questionario sullo stress da lavoro correlato

I questionari vanno bene, ma l'Agenzia deve cambiare il proprio atteggiamento nei confronti dei lavoratori.

Catanzaro -

Si è svolta la riunione alla Direzione regionale dell’Agenzia delle Entrate con due punti all’ordine del giorno: l’assegnazione delle sedi per i 20 vincitori del concorso e destinati in Calabria;  e la somministrazione di un questionario  per la rilevazione del clima all’interno degli uffici, in tema di stress da lavoro correlato.

Per quanto riguarda il primo punto l’amministrazione ha comunicato che il nuovo personale sarà così distribuito: 2 unità alla DP di Vibo Valentia; 1 unità a quella di Reggio Calabria; 4 unità a Crotone; 6 unità a Cosenza, 3 unità a Catanzaro; 4 unità alla Direzione Regionale.

Si è condiviso l’impegno a coprire le sedi più carenti con l’augurato sblocco dell’assunzione del personale idoneo e con quello che arriverà dalla mobilità intercompartimentale.

Il secondo punto, quello del questionario, che sarà destinato al 30%del personale, ha suscitato una discussione articolata.

La USB ha dichiarato di ritenere interessante questa iniziativa, purché non sia una semplice passerella, ma che, in caso di esito negativo, ci siano degli interventi concreti per superare le criticità. Abbiamo chiesto, inoltre, che i risultati siano resi noti anche ai rappresentanti dei lavoratori.

La Direzione ha ribadito che le intenzioni sono tese ad una concreta rilevazione del clima all’interno degli uffici e non certo ad una iniziativa di facciata. Ne abbiamo preso atto con soddisfazione.

La USB e la Cgil, hanno sottolineato, infine, come l'efficacia di questo questionario è commisurata al rapporto con l'amministrazione che, a causa di interventi troppe volte censori e punitivi, viene vista dai lavoratori come controparte. Il questionario, dunque, va bene, ma è necessario che l’Agenzia cambi il proprio atteggiamento nei confronti dei lavoratori; per cui, se lo scopo del questionario è quello di individuare e superare criticità, è necessario che l'amministrazione eviti, ad esempio, di far ricadere direttamente sui lavoratori anche i possibili errori causati in perfetta buona fede, altrimenti il lavoratore non potrà mai sentirsi parte di essa.

 

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