Rassegna Stampa Il Quotidiano

Lamezia Terme -

La proposta del sindacato RdB/Cub. Solidarietà all’assessore Lo Moro

ABOLIRE TUTTE LE AZIENDE SANITARIE E ISTITUIRNE UNA PER L’INTERA CALABRIA

 

Le RdB/CUB esprimono piena e assoluta solidarietà per il vile tentativo di intimidazione perpetrato nei confronti dell’assessore Doris Lo Moro, con un gesto ancor più grave all’indomani della manifestazione delle  Gerbere Gialle che si è svolta a Lamezia e che ha visto in prima fila lòa sua presenza.

La federazione delle Rappresentanze Sindacali di Base, aderente alla Confederazione Unitaria di Base (CUB), inoltre stigmatizza il comportamento della Giunta regionale e protesta vivamente per essere stata esclusa dall’incontro tenutosi nei giorni scorsi per affrontare il problema dell’accorpamento delle Asl.

Le RdB/CUB ritengono sconcertante che la riforma sia stata attuata come un blitz, senza farne parola con le parti sociali e con gravi dissidi all’interno della maggioranza.

Le RdB non erano contrarie a riformare la sanità in Calabria, si sa che le cose non vanno bene tanto che nell’ultimo periodo si sono concentrate numerose critiche da parte delle RdB/CUB all’Asl di Lamezia o di Rossano.

Sbagliato è però riformare senza coinvolgere il territorio e le proteste di Lamezia, di Castrovillari, di Locri, sono solo l’esempio di come questa riforma sia passata sopra la testa dei cittadini

Niente di nuovo rispetto anche alle direzioni generali delle Asl troppo spesso diventate in questi anni solo centri di potere che nulla hanno a che vedere con le esigenze dei malati, ma secondo le RdB è ora di dire BASTA con questi manager imposti dalla politica che hanno a cuore solo i bilanci.

Le RdB lanciano una proposta di abolire tutte le Asl, lasciandone sola una regionale, alla dirette dipendenze dell’Assessorato Regionale e con un dirigente pubblico, quindi non un manager esterno.

Solo se spezziamo questa logica tra potere politico e quello economico, potremo dire di aver fatto un passo in avanti verso una sanità migliore.

 

    r.s.